“Le Ong italiane possono lavorare con le diaspore per favorire la cosiddetta immigrazione circolare, grazie ai loro progetti nei paesi in via di sviluppo.”


Due domande alla Ministra per l’Integrazione Cécile Kyenge Kashetu:

Buonasera Onorevole, grazie mille per la sua visita, la prima volta di una Ministra Italiana in questa importante città di confine: le ONG italiane possono aiutare il suo difficile e importante ruolo al governo?

Mi occupo di Integrazione e integrazione vuol dire anche interazione, vuol dire la possibilità di interagire con altre persone e con chi ci sta vicino, anche con le Ong, che possono aiutare facendo conoscere in Italia le realtà fuori dei nostri confini, di quei paesi sede dei loro progetti.
Questo perché in Italia l’immagine dell’immigrazione non è corretta, spesso mal presentata dai media e noi, essendo un paese di immigrazione, abbiamo bisogno di conoscere coloro che si avvicinano al nostro territorio.
E’ necessario un lavoro sulla nostra terra, quindi, per apprendere il meglio possibile dei paesi origine dell’immigrazione. Ma non solo in Italia, anche nei paesi dove operano, le ONG possono fornire una buona comunicazione e descrizione del fenomeno migratorio in Italia e in Europa.
Infine penso che le Ong debbano collaborare con le diaspore, per favorire la cosiddetta immigrazione circolare; difatti, grazie ai progetti delle ong, è possibilie accompagnare il ritorno degli immigrati che lo desiderano nei propri paesi di origine, con dignità e con la possibilità di costruirsi una vita.

Che opinione si è potuta fare del lavoro della cooperazione italiana e quali consigli si sente di dare?

Nel corso del mio breve viaggio in DRC ho potuto constatare che il lavoro della cooperazione italiana è molto apprezzato; perché, anche con poche risorse, è riuscita a rispondere ad esigenze reali del paese.
A causa della crisi economica gli aiuti non possono essere molti, ma il consiglio che mi sento di dare è quello di individuare piccoli obbiettivi concreti e di lavorare in collaborazione con le comunità e autorità locali.

L’intervista è finita, prendiamo congedo dalla Ministra e la lasciamo raggiungere la festa preparata in suo onore dalla nostra famiglia congolese.
Grazie per il suo tempo e speriamo di rivederla presto!


Intervista di Gabriele Salmi - 16/11/2013